
L’Aifa (l’Agenzia italiana del Farmaco) ha disposto il ritiro precauzionale dal mercato di 195 farmaci a base di Ranitidina e vietato l’uso di altri 519 tipi di antiacido, prodotti per lo più da banco, utilizzati per alleviare problemi comuni quali: bruciori di stomaco, ulcere e reflusso
Già dalla scorsa settimana, l’Aifa aveva disposto il ritiro di tutti i lotti di medicinali contenenti il principio attivo ranitidina prodotti dalla ditta indiana Saraca Laboratories. Tale provvedimento si è reso necessario a causa della presenza di un’impurità potenzialmente cancerogena. L’Agenzia ha poi esteso il divieto di vendita ed utilizzo anche ad altri antiacidi, al cui interno è presente il principio attivo della ranitidina. Quest’ultima misura, è stata adottata in via precauzionale al fine di permettere l’espletamento di tutte le verifiche necessarie.
Il motivo del ritiro
Il ritiro dal mercato dei farmaci “Made in India” è stato disposto perché all’interno di alcuni lotti è stata rilevata la presenza di una sostanza chimica potenzialmente cancerogena denominata N-nitrosodimetilammina (Ndma).
La N-nitrosodimetilammina (Ndma) è un sottoprodotto della cloramminazione, in altre parole è un derivato della disinfestazione delle acque destinate al consumo umano. Dagli esperimenti condotti in laboratorio, su cavie animali, è stato dimostrato che l’esposizione a questa sostanza provoca l’insorgenza di forme tumorali a livello di fegato, polmoni e reni, per questa ragione l’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) ha classificato questa sostanza come cancerogena per l’uomo.
Anche altri Paesi europei per precauzione hanno adottato misure analoghe a quella italiana. Lo stesso è accaduto negli Stati Uniti, dove un’altra casa farmaceutica ha ritirato dal mercato un suo farmaco generico a base di ranitidina. Nel preparato è stata trovata la stessa sostanza potenzialmente pericolosa, in concentrazioni superiori a quanto ammesso dalla Food and Drug Administration.
I farmaci ritirati dal mercato
Tra i prodotti ritirati ci sono: RANITIDINA HEX; RANITIDINA RATIOPHARM; Ranitidina Mylan Generics; RANIDIL sciroppo; ZANTAC COMPRESSE, FIALE E COMPRESSE EFFERVESCENTI; RANITIDINA AUROBINDO ITALIA;
Per visionare l’elenco completo e dettagliato dei lotti ritirati dal commercio clicca qui.
Divieto di utilizzo
L’Aifa ha poi esteso il divieto di utilizzo dei seguenti farmaci: Buscopan Antiacido; Ranitidina Almus; RANIDIL compresse, fiale, sciroppo e compresse effervescenti; RANIBEN; ULCEX; ZANTAC compresse, fiale, sciroppo e compresse effervescenti; Ranitidina DOC GENERICI; Ranitidina EG; RANIBLOC; RANITIDINA PENSA; RANITIDINA ALTER; Ranitidina ABC; RANITIDINA AUROBINDO; RANITIDINA; RANITIDINA S.A.L.F.; RANITIDINA TECNIGEN; RANITIDINA ZENTIVA; ZANTAC compresse; RANITIDINA HEXAL.
L’agenzia del farmaco raccomanda a chiunque sia in possesso di tali medicinali di NON utilizzarli e di rivolgersi immediatamente al proprio medico per studiare una terapia sostitutiva. Per conoscere l’elenco completo dei presunti lotti contaminati clicca qui.