La multinazionale di Mountain View (California) ha deciso di celebrare Artemisia Gentileschi per i 427 anni dalla sua nascita
Un doodle di Google per ricordare, a 427 anni dalla nascita, la celebre pittrice romana Artemisia Gentileschi.
La vita errabonda di una grande pittrice
Artemisia è nata, infatti, nell’Urbe l’8 luglio del 1593 ed è deceduta a Napoli dopo il 31 gennaio del 1654. Figlia d’arte in quanto suo padre fu il pittore Orazio, ha viaggiato in diverse parti d’Italia (Firenze, Venezia, Roma, Napoli) seguendo il padre nella vita errabonda dell’artista del periodo barocco.
Per un breve periodo padre e figlia si trovarono a lavorare a Londra, alla corte di Carlo I d’Inghilterra, il monarca celebre per essere stato decapitato al termine della Prima Rivoluzione Inglese.
Fu profondamente legata, per tutta la vita, alla lezione pittorica di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio.
Lo stupro subito da Artemisia Gentileschi
Il momento più duro della sua vita privata è stato lo stupro, avvenuto nel 1611, ad opera dell’artista (e amico del padre) Agostino Tassi, soprannominato Lo Smargiasso.
Fu celebrato un processo, vinto da Artemisia ma le calunnie e le torture subite durante il dibattimento processuale le lasciarono un segno indelebile.

I dipinti per Pozzuoli
Tra le tante opere da lei realizzate, vogliamo ricordare una serie di quadri che furono commissionati alla Gentileschi dall’allora Vescovo di Pozzuoli, lo spagnolo Martìn de Lèon y Cardenas, dopo la terribile eruzione del Vesuvio del 1631.
In totale sono tre le opere realizzate dalla Gentileschi per il vescovo puteolano: San Gennaro nell’anfiteatro di Pozzuoli, l’Adorazione dei Magi e Santi Procolo e Nicea.
Opere potenti e di grande realismo pittorico che hanno reso ancora più prezioso il Duomo di Pozzuoli.