
Gianandrea Ferrajoli, l’imprenditore che si ispira ad Elon Musk per un nuovo tipo di trasporto ecosostenibile
L’obiettivo dell’AD di Mecar (IVECO), Gianandrea Ferrajoli, è quello di rivoluzionare il trasporto pesante su gomma. Per il 2030, ha dichiarato Ferrajoli: “potremo avvicinarci anche per i truck alle emissioni zero, con il “bio-Lng”, l’elettrificazione e l’idrogeno”.
I nuovi Tir a metano liquido
L’imprenditore ha scommesso sul sulla diffusione del Lng, ovvero gas naturale liquido, che sembra essere il carburante alternativo al gasolio con i maggiori margini di crescita in Italia. Per questo motivo ha iniziato la conversione di alcuni mezzi pesanti, dall’ inizio dell’anno oltre 650 veicoli Stralis NP 460 a LNG sono stati consegnati a diverse aziende, segno che l’attenzione ad un trasporto ecosostenibile è sempre più forte. In un’intervista al quotidiano Giornale, il giovane imprenditore ha dichiarato: “Oggi l’ecosostenibilità, per un’azienda, è un “must to have”, qualcosa di cui non si può fare a meno. Non si può fare autotrasporto nel Ventunesimo secolo senza avere una strategia green…E quindi l’abbassamento della CO2 della flotta è un fattore chiave”. Questa intuizione è stata confermata anche dai mercati, dove la vendita dei mezzi di trasporto alimentati a metano è in crescente aumento, circa il 40%, contro quello del diesel che, invece, è in leggera flessione.
L’obiettivo finale, però, è quello di arrivare entro il 2030 a Tir ad emissioni zero alimentati con “bio-Lng”, elettrificazione o idrogeno.
Elon Musk come ispirazione
Ferrajoli, un po’ come Elon Musk. L’idea di un trasporto ecosostenibile non limita semplicemente al trasporto pesante ma si estende anche ad altri mezzi di trasporto diretti ad un altro tipo di pubblico. Infatti, proprio come Musk, l’idea di Ferrajoli è quella di costruire aziende diverse destinate a convergere in un unico ecosistema, “Mi piacerebbe fare la stessa cosa nella mobilità, per questo abbiamo investito in GoVolt, la flotta di motorini elettrici. A settembre arriveranno anche i monopattini perché bisogna allargare l’offerta e la platea dei destinatari”.