
17enne di Giugliano in Campania, colta da fortissime fitte al ventre, scopre di avere un tumore di 13 kg. Immediata l’operazione
Il mondo della sanità non è nuovo a casi di terribili scoperte avvenute in maniera del tutto casuale. In un mondo in cui la prevenzione è, spesso, troppo sottovalutata il rischio di essere colpiti da un fulmine a ciel sereno è sempre dietro l’angolo. Ha dell’eclatante, però, quanto accaduto a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, ad una ragazza di soli 17 anni, recatasi al Pronto Soccorso a causa di fortissimi dolori alla pancia e ricoverata d’urgenza.
La corsa al Pronto Soccorso di Giugliano
La ragazza, una 17enne di Giugliano in Campania, lamentava da tempo dei forti dolori nella zona addominale. Dolori che, col tempo, non sembravano accennare ad attenuarsi: al contrario, l’impressione era che aumentassero d’intensità, cominciando ad interessare anche la schiena. A ciò cominciava ad aggiungersi anche un evidente gonfiore, tanto da far pensare ad una gravidanza. La ragazza, dunque, decide di recarsi al Pronto Soccorso della stessa città in provincia di Napoli. Qui l’incredibile scoperta: la causa delle fitte non è una gravidanza, bensì un’enorme cisti ovarica, fortunatamente benigna, dal sorprendente peso di 13 kg. Ricovero e operazione immediati, dunque, onde evitare possibili complicazioni anche gravi. L’equipe medica chiamata ad operare, guidata dal dottor Enzo Cacciapuoti, ha dunque rimosso con successo il tumore, del diametro di ben 45 centimetri, dall’addome della paziente. Parole di sollievo, ovviamente, arrivano dalla ragazza in questione: “Era una fitta continua che mi prendeva anche alla schiena. Mi sono spaventata. All’ospedale mi hanno detto che dovevo ricoverarmi subito. L’operazione è andata a buon fine, era una grossa cisti ovarica. Mi sento miracolata” le sue parole rilasciate ai media locali.
L’importanza della prevenzione
Una vicenda eclatante, dunque, che, come accennavamo all’inizio di questo articolo, pone ancora una volta l’accento su una prevenzione che viene troppo spesso relegata a mera opportunità, piuttosto che ad una necessità reale. Opzione da far valere come da accantonare. Ciò riguarda in maniera piuttosto marcata il sud Italia, che per questioni relative talvolta ai mezzi a disposizione e talvolta alla mentalità dei pazienti (compresi certi tabù sulla vita sessuale), si trova spesso a fare i conti con situazioni che potrebbero essere risolte in maniera molto più agevole se colte nel loro principio. Il caso della ragazza di Giugliano è emblematico: lo scalpore per le dimensioni del tumore rimosso va a braccetto con il sollievo tirato per un’operazione fortunatamente andata a buon fine, ma che avrebbe potuto rivelarsi ben più complessa se certi sintomi così evidenti si fossero presentati più in là nel tempo, quando una cisti ovarica benigna sarebbe potuta diventare qualcosa di molto più ostico da rimuovere. La speranza, quindi, è che, specialmente in quelle zone d’Italia che ancora trovano difficoltà nell’interfacciarsi correttamente a questioni del genere, l’abitudine alla prevenzione possa prendere sempre più piede. Giocare d’anticipo, spesso, può equivalere a salvare una vita.