
L’AGCOM con delibera n. 269/18/CONS aveva imposto alle compagnie telefoniche che avessero applicato la fatturazione a 28 giorni di rimborsare i propri clienti ma ciò non è ancora avvenuto
Ai sensi della delibera dell’AGCOM il rimborso sarebbe dovuto partire automaticamente ma purtroppo non così non è stato. Vediamo qual è la procedura che i consumatori dovranno seguire per ottenere il rimborso.
Chi può chiedere il rimborso?
Tutti i titolari di un utenza attiva, sia fissa che mobile, nel periodo tra giugno 2017 e luglio 2018, a cui è stata applicata la fatturazione a 28 giorni hanno diritto a chiedere il rimborso di quanto ingiustamente pagato.
Le compagnie telefoniche, infatti, adottarono questo escamotage per riscuotere di fatto, 13 bollette anziché 12 all’interno dell’anno solare, con un guadagno stimato di circa 8,6% rispetto alla fatturazione mensile.
Come ottenere il rimborso?
Purtroppo, il tanto atteso rimborso automatico non è avvenuto, per cui gli interessati dovranno agire autonomamente. La procedura è semplice, innanzitutto, bisogna effettuare un reclamo scritto presso il proprio operatore. Nel caso in cui la compagnia telefonica non provveda, bisognerà ricorre alla cosiddetta conciliazione paritetica, un’alternativa all’iter giudiziale che è molto più lungo e costoso. Per inoltrare la richiesta di indennizzo ci si deve rivolgere al Concliaweb dell’Agcom, una piattaforma creata appositamente dal Garante per dirimere le controversie tra operatori e consumatori.
La stessa procedura, inoltre, può essere utilizzata anche dagli utenti che hanno deciso di migrare verso altri operatori per sfuggire alla fatturazione a 28 giorni.
La procedura semplifica di TIM
Da settembre 2019 i clienti TIM, a cui è stata applicata la fatturazione a 28 giorni, possono chiedere il rimborso chiamando semplicemente il Servizio clienti rete fissa 187 a quel punto l’operatore provvederà automaticamente ad attivare la procedura. L’indennizzo dovrebbe avvenire tramite posticipazione della decorrenza della data di fattura.
Infine, da novembre sarà possibile inoltrare la richiesta anche online scaricando l’apposito modulo dalla propria area personale My TIM.
Il piano compensativo
Alcuni operatori hanno previsto dei piani alternativi al rimborso. Chi accetta perderà il diritto di chiedere il rimborso delle fatture. Ad esempio per quel che concerne la TIM per chi fosse interessato propone l’attivazione gratuita per sei mesi di uno dei seguenti servizi premium: TIM Vision la piattaforma streaming dell’operatore (servizio incluso per i nuovi abbonati internet casa o attivabile al costo di 5 € al mese per la versione plus) ; il servizio Chi è che permette di visualizzare il numero di chi chiama sul display del telefono di casa (costo 3 € al mese); Extra Voice chiamate nazionali illimitate verso fissi e mobili (5 € mensili); Voce internazionale per chiamare senza limiti i telefoni fissi di Stati Uniti (5,39 € mensili), Canada ed Europa occidentale ed infine, Max Speed 100 Mbit/s garantiti per una connessione velocissima (5 € al mese). Al termine dei sei mesi gratuiti le promozioni saranno disattivate automaticamente.