
La sicurezza sul lavoro rappresenta oggi un tema molto delicato, in merito al quale è importante conoscere le leggi ed i vari aspetti normativi vigenti
Nell’ambito della sicurezza sul lavoro occorre rispettare una serie di dettami imposti dal legislatore così come effettuare costantemente attività di prevenzione e formazione.
Un Testo Unico per la sicurezza sul lavoro
In Italia le norme sulla sicurezza sul lavoro sono contenute nel Decreto Legislativo 81/2008, chiamato più comunemente Testo Unico della sicurezza sul lavoro. Quest’ultimo è stato parzialmente aggiornato e modificato mediante ulteriori provvedimenti, come il D.Lgs. 106/2009, la legge 98/2013, il Decreto Ministeriale 13/02/2014 ed il Decreto Legislativo 151/2015. La redazione di un compendio normativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro mirava ad armonizzare le divergenze risultanti dalle preesistenti leggi nonché ad allineare l’Italia alle più recenti disposizioni indicate dall’Ue nella direttiva 89/391/Cee.
DVR e DUVRI obbligatori
Il Testo Unico della sicurezza sul lavoro ha introdotto, pertanto, alcune novità di rilievo nei vari contesti aziendali del Belpaese. In primo luogo, la necessità di individuare tutte le potenziali fonti di rischio esistenti nei luoghi frequentati dai dipendenti: dalle attività di spostamento di carichi pesanti alla gestione ed al controllo di impianti mediante videoterminali sino alla presenza di agenti chimici cancerogeni.
Attualmente, in ogni azienda è obbligatoria la redazione di un Dvr, ovvero un Documento Valutazione Rischi. Tale attività viene svolta dal Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione (Rspp), il quale può essere una figura professionale esterna all’impresa oppure un suo dipendente che ha ricevuto un’adeguata formazione sull’argomento. Se determinati luoghi sono frequentati da personale appartenente a più aziende, il Decreto Legislativo 81/2008 impone la redazione del Duvri, ossia il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti.

I Dispositivi di Protezione Individuale
Il Testo Unico della sicurezza sul lavoro, inoltre, ha introdotto l’obbligatorietà dei cosiddetti Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi). Si tratta di attrezzature che preservano il lavoratore da ogni possibile fattore di rischio nell’ambito delle sue mansioni in azienda. La normativa ne prevede una ripartizione in tre categorie con rischio crescente.
Pertanto, i Dispositivi afferenti alla prima servono a contrastare danni di lievi entità derivanti, ad esempio, da fenomeni atmosferici o da raggi solari. Quelli appartenenti alla terza, invece, preservano il lavoratore da eventi gravi, come ad esempio incendi, scosse elettriche e cadute dall’alto. La definizione dei Dispositivi di Protezione Individuale è a cura del datore di lavoro, il quale è obbligato ad attenersi alle indicazioni dei vari documenti inerenti alla valutazione dei rischi (Dvr o Duvri).
Formazione ed incentivi per le imprese
Un aspetto fondamentale, nella normativa italiana su salute e sicurezza sul lavoro, è costituito dall’obbligo di informazione e formazione per i dipendenti di un’azienda, ed in particolare per quelli da adibire ad azioni antincendio e di primo soccorso oppure alla mansione di Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. A tal proposito, è importante sottolineare l’esistenza di alcuni incentivi per le imprese sanciti dall’articolo 11 del Decreto Legislativo 81/2008.
L’ente deputato ad erogarli e rilasciarli è l’Inail (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro). In un bando pubblicato lo scorso mese di dicembre sia sul sito web dell’ente che in Gazzetta Ufficiale vengono resi noti cinque assi di finanziamento, cioè comparti riguardanti la sicurezza sul lavoro nei quali si possono richiedere bonus: adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi; bonifiche da materiali contenenti amianto; progetti per micro e piccole imprese attive in specifici settori; progetti per micro e piccole imprese specializzate nel campo della produzione agraria.