
Il premier si allea con il M5S: no al progetto TAV. Salvini fermo sul fronte opposto
Forte giornata di crisi quella di ieri 7 marzo, che vede il Governo schierarsi su due fronti opposti circa la questione TAV.
Il premier Conte ha dichiarato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, senza i vicepremier, che appoggia la causa dei Grillini.
Secondo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’Italia non ha bisogno della TAV, ci sono forti dubbi sulla sua convenienza e questa presa di posizione dei vicepremier non fa che aumentarli.
Conte spiega, che a causa delle incomprensioni tra Lega e M5S bisognerà intraprendere la strada dell’ interlocuzione con i partner del progetto per rendere note le perplessità.
Per Di Maio le parole del Premier sembrano essere una boccata d’aria, utile a ricompattare i grillini con maggiore entusiasmo nel fronteggiare Matteo Salvini.
Per il Vicepremier Di Maio, i bandi dovrebbero essere sospesi, inoltre si dichiara per nulla predisposto a mettere in discussione il “no” della TAV.
Fermare la TAV
Per fermare la TAV bisognerebbe, innanzitutto bloccare i bandi sui quali c’è da fare chiarezza entro lunedì. Tuttavia, questo passaggio può avvenire solo tramite la delibera del Cdm o un atto bilaterale Italia-Francia che intervenga sul CdA di Telt.
Il secondo passaggio è il “no” definitivo all’opera proveniente dal Parlamento.
Ciò che appare in questi giorni è decisamente una non concordanza tra le forze del governo, sui due passaggi per interrompere il progetto.
D’altro canto, Salvini rifiuta le accuse di Di Maio affermando che ha sempre lavorato e collaborato per riavvicinare le posizioni dei due partiti.
Il vicepremier leghista sostiene che la TAV si farà e che i progetti partiranno a breve.
Fronti opposti per la TAV
Alle 19:00 di oggi, 8 marzo, si terrà l’assemblea dei gruppi congiunti in cui si riuniranno i deputati e i senatori per parlare del dossier riguardante la tratta Torino-Lione.
In questa occasione resta fermo il “no alla TAV” del Movimento 5 Stelle, mentre per la Lega la TAV è un progetto utile e necessario per la crescita economica del Paese.
Ad avere una sua opinione è anche Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte, il quale afferma che il Governo Conte-Salvini-Di Maio è alla ricerca di scappatoie per sbloccare la situazione TAV.
Secondo il Presidente Chiamparino, tutta la questione contrastante sta rendendo l’Italia come il paese dei balocchi e mettendo a rischio non solo la realizzazione dell’opera, ma anche i finanziamenti europei. Secondo Chiamparini l’ideale sarebbe andare avanti con l’attuale progetto TAV.
Dal Senato, invece, arriva il via libera alla mozione di maggioranza sulla TAV, che vede il governo impegnato a rivedere il progetto della linea Torino-Lione.
Non sono bastate, quindi, le 5 ore di ieri di vertice sulla TAV. Resta ancora forte la situazione di stasi e non c’è mediazione tra i grillini e la Lega.
Il premier Conte ha promesso che entro venerdì saranno rese note le decisioni in merito, ma per ora non si espone.
La commissione UE ricorda che in ballo ci sono 800 milioni di euro e l’Italia potrebbe perderli in caso di mancato avvio delle gare.