
Approvata la mozione M5S e Lega alla Camera con 261 voti a favore
La Camera ha approvato la mozione presentata da Lega e M5S che porterà alla ridiscussione del progetto Torino – Lione.
L’integrale revisione partirà dall’analisi costi/benefici che qualche giorno fa ha bocciato, almeno momentaneamente, la costruzione della Tav.
Toninelli: tra due settimane decideremo
Il Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, è intervenuto per dare ulteriori delucidazioni, queste le sue parole:
“Sulla Tav tempo due settimane al massimo decideremo, come abbiamo deciso sempre nella maggioranza. L’analisi costi-benefici è di natura scientifica e i dati io non li posso confutare. Non rappresenta una valutazione politica, la politica viene dopo, e dopo aver visitato le strade groviera che ci sono in Italia, gli 8 miliardi e 100 del Tav preferirei usarli per mettere in sicurezza l’esistente”.
Salvini: non c’è nessun blocco
Intervenuto alla trasmissione Mattino 5, il Ministro degli Interni Matteo Salvini ha ribadito la sua posizione:
“Faccio e farò tutto il possibile perché la Tav si faccia, il progetto può essere rivisto e si possono risparmiare dei soldi, ma il treno inquina meno e costa meno delle auto. I cantieri spero ripartano il prima possibile”

Le opposizioni sul piede di guerra
La mozione sulla Tav che impegna il governo a ridiscutere integralmente il progetto con 261 voti a favore e 136 contrari ha portato a una dura contestazione delle opposizioni.
In particolare, i deputati del Partito Democratico hanno esposto dei cartelli, subito fatti ritirare dal Presidente della Camera Fico, contro il Ministro degli Interni Salvini: “Salva Salvini, boccia la Tav”.
Anche Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno digerito la decisione del governo e ritengono che i continui rinvii non faranno altro che bloccare definitivamente l’opera.
Le imprese del Piemonte protestano
L’effetto della probabile interruzione della costruzione della Torino-Lione ha portato le imprese della regione Piemonte a protestare.
Corrado Alberto, leader delle piccole imprese, dopo la votazione della mozione Lega-M5S alla Camera propone lo sciopero: “Un fermo delle attività produttive, d’accordo coi lavoratori, per dire che il sistema delle imprese e del lavoro non cede il passo a chi vuole distruggere il nostro futuro. Fermare le nostre attività vuol dire bloccare la produzione di ricchezza, occupazione, benessere, futuro per milioni di persone. È questo che vuole chi governa?”.