
La situazione della popolazione, in Venezuela, peggiora sempre di più di ora in ora. Nell’indifferenza del resto del mondo
Lo scontro di potere tra Nicolas Maduro e Juan Guaidò si sta intensificando in questo ultimo periodo e a farne le spese sono i civili. Di entrambe le parti.
Da Maduro a Guaidò
La legittimazione di Juan Guaidò, quale Presidente ad interim del Venezuela, in riferimento all’articolo 233 della Costituzione venezuelana, significa, in sintesi, porre fine ad una vera e propria usurpazione.
La costituzione di un Governo Nazionale, condannando i feroci atti di repressione e violenza, che hanno causato morti e feriti, deve essere la manifesta volontà del popolo venezuelano, già oltremodo offeso nelle proprie estrinsecazioni democratiche.
Oltre all’espressione, unanime e assolutamente condivisa, di cordoglio e solidarietà, non si può sottacere che la situazione umanitaria è di assoluta emergenza e sta minando, profondamente, l’esistenza del popolo venezuelano.
Ostacoli agli aiuti
La denuncia di abusi e di ostacoli all’ingresso di aiuti umanitari, dovrebbero essere argomenti da affrontare, e risolvere; anche con l’ausilio degli ambasciatori presso l’Unione Europea e gli Stati membri che la compongono.
Non è più sopportabile che gruppi armati, irregolari e fuorilegge, attacchino i legislatori e i civili che si sono mobilitati, per favorire i sostegni di cui l’esigenza è assoluta ed improcrastinabile.
I membri dell’esercito venezuelano, che si sono opposti alla repressione civile, devono essere sostenuti convintamente ed è necessario offrire convinta protezione ai soldati leali alla carta costituzionale e contrari alle vessazioni.
Giornalisti al bando
Non può passare inosservato neppure l’ostracismo verso i numerosi giornalisti espulsi, rei, a parere di Maduro, di riportare la reale situazione, unitamente all’oppressione riservata agli esponenti politici dell’opposizione.
Tra questi non si può dimenticare di citare Leopoldo Lopez, vincitore del Premio Sakharov, attribuito dal Parlamento Europeo a persone e organizzazioni che si distinguono per la difesa dei diritti umani e delle fondamentali libertà.
Tra tali prerogative devono essere annoverati tutti i membri della famiglia di Juan Guaidò, detenuti e sottoposti a perquisizioni, violente e aggressive, presso le proprie abitazioni.
Il ruolo dei militari
Appare, tuttavia, normale la perplessità dei generali. Questi ultimi sanno perfettamente che l’affermazione definitiva di Guaidò li porterebbe a essere sottoposti al giudizio penale dei tribunali internazionali, nonostante lo stesso Presidente ad interim abbia già dichiarato che concederà l’amnistia per tutti i militari, se passeranno dalla sua parte.
La situazione, tuttavia, sembra potersi sbloccare solo e nel caso in cui si troverà un accordo su come “licenziare” Nicolas Maduro.
Criminalità venezuelana
Resta attuale, inoltre, la preoccupazione per la presenza di organizzazioni terroristiche e criminali in Venezuela, che sono in espansione e svolgono attività transfrontaliera, in particolare verso la Colombia, mettendo a rischio la stabilità della regione.