
Tajani ha espresso il suo apprezzamento per il fondatore nonché CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, che la prossima settimana a Bruxelles incontrerà i rappresentati degli Stati membri per spiegare le cause che hanno portato allo scandalo Cambridge Analytica.
Dopo il susseguirsi di una serie di voci secondo cui Mark Zuckerberg la prossima settimana avrebbe riferito al Parlamento europeo sullo scandalo Cambridge Analytica, ieri è arrivata la conferma dal Presidente dell’Europarlamento.
Tajani, in un tweet, conferma la disponibilità del fondatore di Facebook ad incontrare i leader politici europei nonché il Presidente ed il relatore della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe). La società statunitense, in un breve comunicato, ha ringraziato il Parlamento europeo per l’opportunità concessagli e si è resa disponibile ad ascoltare le opinioni dei parlamentari europei nonché a mostrare le innovazioni adottate per tutelare al meglio la privacy delle persone
L’incontro avverrà a porte chiuse senza la presenza della stampa, ciò ha suscitato l’ira di molti Europarlamentari che diserteranno l’incontro. L’approccio europeo sarà meno aggressivo rispetto a quello utilizzato negli Stati Uniti,ovvero, quando Mark Zuckerberg riferì al Congresso Americano. In quell’occasione, l’intervento del fondatore di Facebook fu trattato come un vero e proprio caso mediatico, tanto da essere trasmesso finanche in diretta streaming.
L’incontro con i leader europei, pertanto, non sarà gestito come un interrogatorio formale ma ciò non significa che Mark Zuckerberg ne uscirà indenne. Il CEO di Facebook dovrà rispondere dell’uso improprio dei dati personali degli utenti europei emerso dallo scandalo Cambridge, dovrà inoltre dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie ad evitare ulteriori abusi, ed inoltre riferire sul presunto coinvolgimento di Facebook nelle ultime tornate elettorali tenutesi nei Paesi europei negli ultimi mesi.
Per di più, la coincidenza della sua presenza al Parlamento europeo a pochi giorni dall’effettiva applicazione del GDPR, porterà sicuramente i rappresentanti europei ad approfondire il tema dell’adeguamento della piattaforma alle nuove disposizioni europee.